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Eccole! Le imprese nate con noi. Oggi incontriamo Libreria Puntifermi

I sogni, il lavoro, i progetti ed il confronto con la realtà: le storie di alcune delle imprese nate con il Vivaio

Siamo andate ad incontrare le imprenditrici e gli imprenditori che in questi anni, con noi,  hanno dato vita ai loro sogni, alle loro idee, per farne progetti imprenditoriali.

Vogliamo sapere di loro, raccontare la loro storia, perché è anche la nostra storia e la storia di tante persone che,  come loro, hanno provato a trasformare un sogno in un progetto.

Una ragazza scommette sui libri. Ilaria Guidelli e la sua Libreria Puntifermi

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Una giovane donna scommette sui libri, su qualcosa che l’appassiona, senza dimenticare mai che aprire un negozio vuol dire intraprendere, fare impresa e che alla fine i conti debbono tornare.

Ilaria è architetto, ha studiato per esserlo, ha lavorato in questo settore per sette anni, ma senza sentirsi a posto, senza riuscire a fare del suo lavoro un centro significativo della sua vita. “ Per sette anni ho perso tempo”. Qualche anno fa ha deciso che ci voleva una svolta: ha preso in mano il progetto della sua vita professionale e ha cambiato tutto.

Da sempre nei suoi pensieri l’idea di aprire una libreria, non per venerazione per i libri, per la carta stampata, ma per interesse perché è una persona a cui, senza rinnegare il digitale, i libri fatti di carta piacciono . Era la sua idea rifugio: “tanto prima o poi lo faccio … apro una libreria!”.

Dopo il primo figlio il tempo è diventato prezioso: “non aveva senso sottrarre tempo a mio figlio per un lavoro che non mi interessava più di tanto, inconcludente” .

Ilaria già conosceva le dinamiche, i tempi, i problemi del lavoro autonomo, ma certo non era sufficiente per lanciarsi nella sua nuova impresa. Ilaria è incline a seguire interessi e passioni, ma lo fa con cognizione di causa.

In soccorso della sua idea è arrivato il Vivaio con l’opportunità di essere guidata verso il creare impresa con tutta l’attrezzatura necessaria: messa a fuoco dell’idea, business plan, valutazione della fattibilità. Una volta messo a fuoco il progetto, una volta creato un piano “è stato tutto rapido e fluido: come un flash, come una illuminazione: lo penso, lo vedo … è qui.”

Ha preparato con grande cura la realizzazione del suo sogno imprenditoriale e dopo aver lavorato come tirocinante presso qualche libreria per “annusare” il mestiere, ha rapidamente trovato il fondo in zona Le Cure  a Firenze ed ha aperto Libreria Punti Fermi: una libreria luminosa e coloratissima, con molte vetrine sulla strada, che attira l’attenzione dei passanti e in poco tempo è diventata un punto di riferimento per il quartiere.

Certo lei sa che non si diventa ricchi vendendo libri: poco rischio, poco guadagno, ma il lavoro ora ha un posto importante nella sua vita: è quello che lei cercava.

Ilaria è aiutata da tre collaboratrici, tre donne che si alternano con orari ridotti, in modo che sia possibile per tutte conciliare i tempi di vita con i tempi di lavoro: la perenne quadratura del cerchio che molte inseguono, spesso con fatica.  Il suo rapporto con loro è un rapporto di piena fiducia reciproca e questo permette una grande flessibilità di gestione: un team rodato, in cui le risorse di tutti sono indirizzate al successo della libreria. Si entra qui, ci si immerge nel profumo di carta stampata, tra luce e colori, si gira tra libri e libri in una piacevolissima serena atmosfera.

Non che manchino le difficoltà, quelle della piccola impresa per intenderci: si lavora molto, i margini sono ridotti  e manca il tempo di sviluppare idee, di inventare e organizzare eventi per promuovere i libri e far meglio conoscere la libreria: “Mi piacerebbe certo, ma dovrei fare tutto o quasi tutto da sola e l’amministrazione si mangia la maggior parte del mio tempo lavorativo.”

“Che cosa amo di più di questo lavoro? Incontrare le persone, parlare con i clienti, scambiare con loro opinioni sui libri che leggono, vederli chiacchierare tra loro, condividere la stessa passione per i libri e la lettura. Io metto a disposizione l’ambiente, la possibilità dell’incontro e dello scambio, quello che il commercio on line non può  dare.”

Testo e foto di Giulia Cerrone – Vivaio per l’Intraprendenza

Ilaria ed il Vivaio

 

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